Gli investimenti SRI rappresentano una “success story” straordinaria. In termini di raccolta in Europa i fondi sostenibili hanno registrato nell’ultimo decennio una crescita annuale a due cifre. Questo successo deriva dal crescente interesse degli investitori istituzionali e retail per le tematiche della sostenibilità e dal consolidarsi del track record dei fondi con approccio SRI, che ha dimostrato che nel lungo termine quest’ultimo non comporta una sotto-performance rispetto agli investimenti tradizionali.
Va tuttavia sottolineato che il successo dell’investimento sostenibile in Europa in termini di patrimonio gestito va valutato con attenzione, poiché i dati sul mercato SRI non sempre sono stimati correttamente. Guardando infatti alle statistiche sugli asset gestiti nei fondi SRI a livello europeo emerge che spesso la categoria include una vasta gamma di fondi che spesso si definiscono sostenibili perché prevedono anche “un solo criterio di esclusione”.

Uno dei punti critici della finanza sostenibile al momento è la mancanza di chiarezza sul livello di sostenibilità di un investimento SRI

Per gli investitori istituzionali questo non è un problema, perché hanno i mezzi per verificare o analizzare il livello SRI di un fondo tramite i propri analisti o con il supporto di un consulente esterno.
Gli investitori retail, d’altro canto, non hanno i mezzi per distinguere autonomamente tra un fondo SRI “autentico” e un fondo senza vere ambizioni ESG. Gli investitori retail al momento hanno quindi due modi per accertare la genuinità di un fondo SRI:

  • Cercare se a livello internazionale il fondo e l’asset manager abbiano ottenuto label che ne confermino il livello di sostenibilità. Se la società di gestione ha “scoperto” il tema SRI solo di recente potrebbe non essere la scelta migliore.
  • Esaminare le top holding del fondo in cui si vuole investire. Se queste includono titoli “impossibili”, secondo i criteri ESG, l’investitore dovrebbe evitare l’investimento.

Per il futuro un aiuto in questo senso potrebbe arrivare dal “Piano d’azione per la finanza sostenibile” annunciato dalla Commissione UE

La Commisione UE ha riconosciuto che l’investimento sostenibile ha impatti positivi a livello ambientale e sociale, perciò ha lanciato diversi progetti volti a sostenere gli investimenti SRI in Europa. I progetti legati al piano d’azione per la finanza sostenibile iniziano col chiarire quello che dovrebbero essere green bond e fondi sostenibili, definiscono poi standard e “label” per questi prodotti e infine puntano a stabilire nuove norme per regolare l’attività in questo ambito di società di gestione, assicurazioni, oltre che a fissare le procedure per la vigilanza. Al momento i temi sul piatto sono davvero numerosi, ma a mio avviso non è ancora chiaro quali obiettivi potranno essere raggiunti: questo dipenderà della capacità di imporsi della Commissione UE.

Diritto d’autore:unsplash-logoGustavo Quepón

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