Se a febbraio e marzo, la Russia aveva inviato équipe mediche e attrezzature protettive in Iran, Italia e altri paesi per sostenerli nella battaglia contro la pandemia da COVID-19. Oggi è invece la Russia stessa a lottare con il rapido aumento del numero di contagi, con la carenza di personale medico e di attrezzature. Soprattutto grazie ai test molto estesi, la Russia adesso registra il secondo maggior numero di contagiati dopo gli USA. Ma almeno per quanto riguarda i decessi il numero è molto più basso. Questo ha portato a una paralisi economica quasi completa di circa sei settimane, ma la Russia ha solo possibilità molto limitate per assorbire finanziariamente questa situazione per le aziende e i dipendenti. Come se ciò non bastasse, i prezzi del petrolio sono crollati massicciamente dopo che non si era concretizzato alcun accordo su ulteriori tagli alla produzione nell’ambito del formato OPEC Plus.
Successivamente, l’OPEC, la Russia e altri esportatori di petrolio si sono accordati su drastici tagli alla produzione di petrolio. Ma questi avranno effetto solo progressivamente. Invece di essere utilizzati per investimenti in infrastrutture e per ridurre la povertà, come originariamente previsto, i soldi del fondo di riserva statale per il momento saranno probabilmente necessari soprattutto per chiudere i buchi nel bilancio e attenuare i danni economici più gravi della pandemia. Comunque, nella prima settimana di maggio i prezzi del petrolio si sono già di nuovo ripresi. Il referendum sulla nuova costituzione è stato annullato fino a nuovo avviso. Nonostante un ulteriore forte aumento del numero di contagi, il presidente Putin nel frattempo ha annunciato la fine delle “ferie annuali” imposte dallo Stato a gran parte dell’economia. I governatori delle singole regioni hanno un ampio margine di manovra per le proprie azioni, a seconda della situazione concreta. Come quasi ovunque, anche in Russia le conseguenze economiche a lungo termine della pandemia sono ancora difficili da valutare. Nonostante le avversità e i crescenti problemi, l’indice azionario di Mosca è salito del 6% circa ad aprile; in dollari USA addirittura del 10% circa.
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