La Cina sta cercando di seguire una linea equilibrata nel conflitto tra la Russia e l’Occidente, il che diventerà probabilmente sempre più difficile con il protrarsi della guerra. Vediamo i punti chiave:
- La Cina sa bene che la perdita della Russia come alleato militare ed economico più importante nello scontro con gli USA sarebbe difficile da compensare.
- Un cambio di regime filo-occidentale a Mosca sarebbe uno sviluppo estremamente sfavorevole. Anche solo per questo, Mosca viene sostenuta a livello economico e diplomatico. Pechino ha un interesse molto forte a mantenere il più possibile intatte le proprie relazioni con il mondo occidentale e a non incatenarsi alla Russia.
- La Russia ora dipende quasi completamente dal sostegno economico della Cina, anche per aggirare parzialmente le sanzioni occidentali e per compensare l’esclusione dallo SWIFT. Questa è una situazione molto comoda per Pechino, che in passato ha strutturato i contratti con la Russia per la fornitura di materie prime a lungo termine in modo opportunistico e a condizioni molto vantaggiose per la Cina.
- Per il momento, la Cina otterrà quindi ulteriore accesso al petrolio, gas e ai metalli industriali russi, presumibilmente anche a condizioni in parte molto buone per la rivendita ai paesi che ufficialmente hanno introdotto o hanno dovuto introdurre sanzioni contro la Russia ma continuano a dipendere dalle sue materie prime.
Per tutte queste ragioni, la Cina dovrebbe essere uno dei grandi beneficiari economici dell’escalation in Ucraina. Sembra anche essere meglio attrezzata di molti altri paesi per affrontare possibili carenze alimentari, dato che da diversi trimestri ha aumentato massicciamente le proprie scorte di grano. Gli ultimi dati congiunturali sono stati per lo più positivi e in parte migliori del previsto, sia nel settore manifatturiero che per i servizi e il consumo interno. Resta da vedere se il recente forte aumento delle nuove infezioni da Covid-19 comprese le contromisure avranno un impatto. L’impulso creditizio ha girato verso l’alto già da qualche tempo e continua ad aumentare leggermente, il che dovrebbe fornire ulteriore sostegno alla congiuntura nella seconda metà dell’anno. Continuano invece ancora i problemi nel settore immobiliare, dove l’attività è ferma o in calo. Questo causerà, per il momento, dei problemi o darà poco sostegno alla crescita economica.
A cura del Team CEE & Global Emerging Markets di Raiffeisen Capital Management
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