Molti presumono che in futuro avremo molti meno posti di lavoro. Ma questo non è necessariamente ciò che la storia ci insegna. Anche negli ultimi 150-200 anni, il cambiamento tecnologico è stato costante, non a questa velocità, questo è vero. Ma anche se in alcuni settori sono andati perduti posti di lavoro, si è creata molta più crescita grazie all‘aumento dell’efficienza. Questo ha anche creato molti più posti di lavoro. Oggi probabilmente stanno lavorando molte più persone, non solo in termini assoluti, ma anche relativi, nonostante le numerose innovazioni.
Industria 4.0: in quali settori investire
L’industria 4.0 gioca un ruolo molto importante per gli investitori, perché comprende molti sotto settori del comparto tecnologico e, oltre ai grandi player come Microsoft, Google e Amazon, ci sono anche molte aziende più piccole. Molte aziende, come Zscaler, Splunk, Nvidia, Akamai o AMD, mostrano tassi di crescita molto elevati e stanno conquistando il mercato con i loro prodotti innovativi. Si tratta soprattutto di società che operano nell’ambito dello sviluppo, della produzione o vendita di prodotti o servizi relativi a software e hardware, accessori informatici, telecomunicazioni e semiconduttori. Le aziende basate sul cloud che si occupano di sicurezza dei dati e di internet, come il controllo degli accessi e la verifica dell‘identità, traggono vantaggio dal cambiamento digitale e sicuramente anche dalla pandemia del Covid-19. Naturalmente gioca un ruolo molto importante anche l’ampliamento della rete 5G. Anche la simulazione digitale, il già citato gemello digitale, è un argomento molto importante per l’industria 4.0 e naturalmente anche il campo dell’intelligenza artificiale. Anche qui si assiste a una forte crescita.
Sostenibilità e industria 4.0
La sostenibilità ha un ruolo importante anche nell’ambito dell’Industria 4.0. Sì, perché non dobbiamo guardare solo alla crescita potenziale di una società, ma anche ai rischi a lungo o medio termine associati a un investimento. E con questo non intendo solo se un’azienda agisce in modo sostenibile, produce i suoi prodotti di conseguenza e tratta bene i suoi dipendenti, ma anche quale impatto hanno i prodotti di un’azienda sulla società. Devo ammettere onestamente che spesso è molto difficile, se non in parte impossibile, valutare correttamente queste cose. A volte ci vuole del tempo per capire che un’azienda sta violando norme in materia di ecologia o diritto del lavoro. Ci sono esempi ben noti di aziende che traggono vantaggio dal cambiamento digitale, ma che non si attengono alle norme in materia di diritto del lavoro e pertanto sono continuamente coinvolte in processi. Tali violazioni delle norme sono problematiche non solo in base a considerazioni sociali e di diritto del lavoro, ma anche da un punto di vista degli investimenti. In alcuni casi è molto difficile valutare le implicazioni a lungo termine dei prodotti soprattutto per la società, specialmente nel campo dell’intelligenza artificiale.
Intelligenza artificiale: impatto sul mondo del lavoro
Nell’ambito dell’intelligenza artificiale si discute molto sulla misura in cui essa possa sostituire o sostituirà gli esperti umani. Non vedo l‘intelligenza artificiale come un killer del lavoro, ma penso che aiuti ad ampliare le competenze particolari del rispettivo specialista. Personalmente la vedo nel senso di un’intelligenza artificiale e aumentata che può aiutare il lavoratore specializzato, per esempio, a lavorare come un esperto senza fare errori. Nel complesso, non sono così pessimista riguardo all’impatto dell’automazione sul mercato del lavoro. Perché è molto facile vedere quali lavori andranno persi a causa dell‘automazione, ma è decisamente più difficile prevedere quali lavori verranno creati dal cambiamento digitale. In passato, per esempio, la forte crescita economica dovuta all’innovazione tecnologica ha determinato un enorme aumento delle professioni contabili. Il numero dei dipendenti in questo segmento è aumentato in modo massiccio. D’altro canto, il numero di lavoratori nel settore agricolo è diminuito drasticamente. Sono convinto che anche nell’attuale epoca tecnologica emergeranno professioni completamente nuove.
Bernd Kiegler, è gestore del fondo Raiffeisen Azionario Tecnologia, Raiffeisen Capital Management