Nella corsa al rialzo delle materie prime il litio emerge come bene da tenere d’occhio perché supporta la transizione energetica verso l’elettrico in particolare del settore automotive. Ma c’è litio abbastanza per fare fronte alla domanda? Secondo McKinsey, l’industria del litio è in grado di fornire batterie sufficienti solo se il mercato cambierà

In che modo? Non basta una fornitura di litio convenzionale, che dovrebbe espandersi di oltre il 300% entro il 2030, serviranno strade alternative. La ragione? Nel 2030 serviranno almeno 3,3-3,8 milioni di tonnellate a livello globale, l’industria mineraria e la catena distributiva hanno poco tempo per adeguarsi e rispondere alla domanda.

Secondo l’analisi di Benchmark Mineral Intelligence, società di analisi specializzata nell’industria mineraria, l’industria del litio avrà bisogno di investire 42 miliardi di dollari da qui alla fine del decennio se vorrà arrivare al 2030 con una capacità in grado di soddisfare la crescente domanda. Qual è l migliore strada di estrazione alternativa? L’ipotesi è il litio geotermico.

In base alle stime dell’European Geothermal Energy Council, disciolto nell’acqua delle salamoie geotermiche europee c’è almeno il 25% del nostro fabbisogno di litio al 2030. Il bacino geotermico più ricco di litio è lungo il Reno, a cavallo tra la Francia e la Germania, molto vicino alle più grandi aree dell’industria automobilistica europea, dove stanno già sorgendo le gigafactory che entro il 2030 porteranno l’Unione Europea a produrre batterie per 500 gigawattora, 30 volte la potenza attuale.

La sfida non è solo industriale ma anche geopolitica. Oggi le miniere di litio sono concentrate in tre aree geografiche: Australia, America Latina, in particolare Cile e Argentina e Cina. Da quest’ultima dipende il 98% della produzione mondiale. L’Europa insegue a livello produttivo. L’evoluzione dell’industria estrattiva potrebbe spostare l’asse geopolitico: il litio è presente in Messico, Canada, Bolivia, Stati Uniti, Siberia, Tailandia, Regno Unito, Perù ma anche Ucraina, proprio nelle aree occupate dai russi. Lo sviluppo del litio geotermico può cambiare ancora gli equilibri.

Diritto d’autore: Photo by Markus Spiske on Unsplash

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