Il tasso di inflazione è attualmente superiore all’80% e il tasso di interesse di riferimento è a una cifra per la prima volta in due anni. L’economia è cresciuta di quasi il 4% nel terzo trimestre.

Turchia: i tassi scendono nonostante l’inflazione elevata

Nonostante un’inflazione persistentemente alta (poco inferiore all’86% a ottobre), a novembre la Banca centrale turca ha abbassato il tasso d’interesse di riferimento per la prima volta in oltre due anni, portandolo a una percentuale a una cifra (al 9%). Allo stesso tempo, la Banca centrale ha segnalato la fine dell’allentamento della politica monetaria iniziato circa un anno fa. Nel corso del mese di dicembre verrà pubblicato il rapporto sulla politica monetaria e sui tassi di cambio del 2023, che conterrà importanti punti chiave sull’impiego di ulteriori misure di sostegno.

Turchia: l’export traina l’economia

Nel terzo trimestre, l’economia turca è cresciuta di quasi il quattro per cento su base annua, una crescita positiva che, tuttavia, è stata inferiore alle aspettative di mercato. A ciò hanno contribuito, tra l’altro, le robuste esportazioni nonché i consumi anticipati provocati dal peggioramento dell’inflazione. I mercati azionari hanno registrato una performance molto forte, con un rialzo del 25% circa nel solo mese di novembre, mentre i corsi sono più che raddoppiati dall’inizio dell’anno. Allo stesso tempo, sui mercati dei cambi abbiamo osservato una significativa svalutazione della lira turca, soltanto a novembre la valuta ha perso quasi il cinque per cento rispetto all’euro. L’anno prossimo le prospettive economiche saranno più difficili e potrebbero portare a un rallentamento della crescita, soprattutto a causa dell’indebolimento del potere d’acquisto dei consumatori e di investimenti più bassi in vista delle elezioni.

Turchia: il 2023 all’insegna delle elezioni

Le elezioni parlamentari sono previste per giugno 2023. Un emendamento alla legge elettorale di quest’anno, che regola, tra l’altro, le coalizioni elettorali, rende più difficile per i partiti più piccoli entrare in parlamento o partecipare a una coalizione. Prima delle elezioni si prevedono misure di politica fiscale che potrebbero portare a un aumento degli squilibri macroeconomici. Tra le altre cose, è in programma l’aumento dei salari minimi.

A cura del Team CEE & Global Emerging Markets di Raiffeisen Capital Management

Diritto d’autore: Foto di AbsolutVision su Unsplash

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