Nel 2022, l’India ha realizzato una crescita economica del 7%; nel 2023 si prevede una crescita più bassa. L’India continua a essere richiesta come piazza finanziaria e anche i paesi BRICS potrebbero nuovamente diventare più importanti in futuro.

Il faro nella tempesta

Le borse indiane non si sono fatte impressionare dall’andamento globale negativo delle azioni. Alla fine dell’anno l’aumento è stato di oltre il 4% (in valuta locale). L’inflazione era ed è un problema anche in India, ma l’aumento dei prezzi finora non ha raggiunto livelli critici. La banca centrale ha reagito con diversi tagli dei tassi di interesse, però di recente ha assunto una posizione attendista. A differenza di molti altri paesi emergenti, l’economia indiana ha risentito poco della guerra in Ucraina e dei suoi effetti collaterali. Al contrario: L’India ha sfruttato l’occasione per acquistare petrolio russo in grandi quantità, con forti sconti rispetto al prezzo di mercato. Una parte del petrolio nonché dei prodotti raffinati dovrebbe essere stata rivenduta.

India, locomotiva della crescita

Con una crescita del 7% circa nell’anno fiscale corrente 2022/2023, l’India è stata una locomotiva della crescita globale. Ciò si è riflesso anche in corrispondenti utili aziendali solidi ed è stato uno dei principali motivi della performance positiva del mercato azionario. Per il 2023 si prevede una crescita economica più modesta. La politica monetaria più restrittiva e il rallentamento della dinamica delle esportazioni sulla scia dell’indebolimento della congiuntura globale lasceranno segni evidenti. Alla luce di ciò e a causa delle valutazioni relativamente elevate (che, tuttavia, in India esistono da sempre), quest’anno le azioni indiane potrebbero finire un po’ meno al centro dell’attenzione degli investitori stranieri, se la congiuntura globale dovesse riprendere a crescere.

La piazza economica indiana continua a essere molto richiesta

Allo stesso tempo, l’interesse di molte aziende nell’accedere al mercato indiano o nel fare dell’India una componente importante delle proprie catene di fornitura e di produzione è ininterrotto, anche come alternativa alla Cina. Da questo punto di vista nei prossimi anni dovrebbe esserci un continuo supporto. Il trend demografico positivo è un altro punto a favore dell’India.

L’India non si schiera nel conflitto tra l’Occidente e la Russia, così come non partecipa alle sanzioni contro la Russia.

Il 2023 segna la rinascita dei BRICS?

Sarà interessante vedere se e come si svilupperà la prevista espansione della cooperazione tra i paesi BRICS (Brasile, Russia, India, Cina, Sudafrica). Questo formato, quasi dimenticato, attualmente sta vivendo una rinascita. Diversi paesi hanno espresso interesse ad aderire, così che l’abbreviazione BRICS potrebbe presto diventare obsoleta. I paesi BRICS potrebbero quindi diventare nuovamente un attore molto importante nel nuovo ordine mondiale multipolare che sta emergendo. In questo contesto, molto dipende naturalmente da come si svilupperà la guerra in Ucraina e quanto ciò indebolirà la Russia come motore dei paesi BRICS sul piano economico e militare.

Testi a cura: Team Cee & Global Emerging Markets, Raiffeisen Capital Management

Diritto d’autore: Foto di Debashis RC Biswas su Unsplash

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