Alcuni punti chiave che sono emersi con questa pandemia e hanno accelerato la digitalizzazione globale:

  • Il mondo analogico del passato sta cambiando. La digitalizzazione è con­siderata un nuovo megatrend. Il termine “digitalizzazione” viene dunque utilizzato soprattutto in due contesti:
  • Da un lato, si tratta di dati digitali, della loro conversione e rappresen­tazione, nonché dell‘ulteriore sviluppo digitale, dell‘“upgrade” digitale di strumenti e dispositivi.
  • Dall’altro, la rivoluzione digitale è un tema molto discusso che riguarda lo sviluppo economico generale, accompagnato da parole d‘ordine come “svolta digitale” o “computerizzazione”.

Negli ultimi anni la digitalizzazione ha portato a molti cambiamenti fondamen­tali nella vita economica, come la sem­plificazione delle possibilità di copiare e distribuire contenuti, la fusione di virtua­lità e realtà e infine la riorganizzazione del mondo del lavoro. Molte aziende e indus­trie sono state costrette a rigorosi tagli e processi di adeguamento, per esem­pio, per rimanere competitivi rispetto ai nuovi attori senza proprie attrezzature, veicoli o immobili. Il successo dei social network e il trend, da un lato, all‘automazione/robotica e, dall‘altro, all‘intelligenza artificiale sono esempi delle nuove con­dizioni quadro dell‘economia determinate dalla digitalizzazione.

Gli aspetti dei cambiamenti dovuti alla digitalizzazione sono molteplici. Le azien­de dietro i social network creano poco o nessun contenuto proprio. Il contenuto utilizzato, a scopi pubblicitari, per essere personalizzato. Dietro all’espressione In­dustria 4.0 si trova una crescente robo­tizzazione, catene di processo automatiz­zate e l‘Internet delle cose. Dopo tutto, big data e intelligenza artificiale consento­no analisi aggiornate e dettagliate senza precedenti.

UN NUOVO MONDO DEL LAVORO

Il mondo del lavoro sta diventando sem­pre più digitale e globale, ha già subito un cambiamento dinamico e davanti a sé ne ha probabilmente uno ancora più dinamico. Tra i sostanziali cambiamenti degli ultimi mesi e anni, di recente causati an­che dalla pandemia da coronavirus, non ci sono solo la massiccia crescita dell’e-com­merce, il pagamento senza contatto e la consegna di cibo a domicilio, ma anche molti aspetti del lavoro quotidiano, delle attività commerciali di ogni giorno. L’uffi­cio senza carta, spesso citato e postulato, sembra diventare sempre più una realtà, si aprono sempre più possibilità di una collaborazione “a distanza”.

STRUTTURAZIONE INDIVIDUALE DEL LAVORO

La digitalizzazione del mondo del lavoro porta a una maggiore possibilità di piani­ficazione e strutturazione individuale del lavoro. Coloro che sono già molto avanti nella digitalizzazione sono chiamati no­madi digitali. Possono lavorare ovunque e hanno il vantaggio di non essere legati ad apparecchiature fisse. Ma per la maggior parte delle persone che lavorano ogni giorno con il computer, il lavoro flessibile ha ormai raggiunto una nuova dimensione, anche se non così marcata. Lavorare da casa e in ufficio contemporaneamente oggi è sempre più tollerato, in parte addirittura auspicato, dai datori di lavoro. Si può os­servare un costante sviluppo via dai classici modelli di lavoro, che finora si sono basati per lo più su processi e orari di presenza ri­gorosi, spesso definiti lavori dalle “9 alle 5”.

OSTACOLI NELL’IMPLEMENTAZIONE DEL LAVORO DA CASA

Guardando nel dettaglio ci sono alcuni ostacoli nell’implementazione di un am­biente di lavoro digitale a casa. Perché il trend all’home office o home working ha molti aspetti diversi e non tutti i la­voratori hanno in generale la possibilità di lavorare da casa. Da un punto di vista finanziario e quindi sociale, l’accessibilità di spazi e attrezzature nonché la neces­saria privacy sono temi fondamentali. La questione è se lo spazio necessario per il posto di lavoro sia davvero disponibile e come sia l’attrezzatura tecnica, che alla fine deve essere in gran parte finanziata dal dipendente, affinchè essa renda pos­sibile lavorare efficientemente da casa. Inoltre, le distrazioni causate dalla famiglia e dai coinquilini sono a volte difficili da gestire.

BENEFICI E OPPORTUNITÀ

Tra i principali vantaggi della digitaliz­zazione vi è innanzitutto una maggiore flessibilità che non riguarda solo l’orario di lavoro e l‘ambiente locale, ma l’intero processo lavorativo. Questa nuova situazione può portare a una maggiore motivazione e a un aumento della creatività. L’eliminazione degli spostamenti da e per il lavoro a volte può portare a un note­vole risparmio di tempo, il minor tem­po di viaggio da e per il lavoro significa più tempo libero. La maggiore presenza a casa e il tempo risparmiato possono a loro volta portare a una migliore conciliazione di lavoro e famiglia

IMPATTO SOCIALE

Con la digitalizzazione il lavoro viene decentrato. Ai dipendenti viene data la possibilità di determinare e organizzare la propria giornata lavorativa; non solo possono decidere quando e dove lavo­rare, ma anche come. Proprio questo sviluppo rappresenta però anche una grande sfida per la propria gestione.
Tra le conseguenze sociali della digitaliz­zazione in relazione a un aumento del lavoro da remoto vi è la potenziale di­minuzione dei contatti sociali, perché la comunicazione è a volte più difficile o deve essere attivamente cercata. A ciò legato è il rischio di un’accentuata soli­tudine. Questo include anche l‘effetto del “cocooning”, il ritirarsi dalla società civile alla vita privata tra le mura di casa. Questa tendenza è generalmente mag­giore in tempi di crisi, concepiti come minaccia, ed è ulteriormente alimentata dall‘attuale pandemia.
La distinzione tra lavoro e tempo libero e il fatto di essere permanentemen­te raggiungibili rappresentano spesso una sfida, soprattutto per i dipendenti non abituati a lavorare da casa. Spesso la quotidianità lavorativa è solo poco strutturata. L’uscire fisicamente dal luo­go di lavoro come segnale della fine della giornata di lavoro non esiste più, si stabilisce un continuum psicologicamen­te pericoloso. Lo sviluppo di una cultura di squadra viene contrastato da un’alta percentuale di lavoro da casa. I membri del team de­vono impegnarsi di più per stabilire contatti che esisterebbero automaticamente se fossero tutti presenti in ufficio.

EFFICIENZA

Lavorare in modo efficiente senza es­sere fisicamente vicini ai colleghi nel frattempo è diventato molto facile gra­zie alle migliori possibilità di accesso e-sterno ai dati e ai sistemi. Anche l’aspet­to comunicativo, sia verbale che visivo, è già ben dimostrabile, almeno in teoria. Il mondo del lavoro digitale supporta la tendenza verso gerarchie più piatte già osservata negli ultimi anni, anche i profili di competenza esistenti possono cambiare.

COMPRENSIONE INFORMATICA

Il presupposto per lavorare efficacemen­te da casa è, oltre all‘esistenza di un‘ade­guata infrastruttura IT, la comprensione di sistemi informatici che cambiano sempre più velocemente. I corsi di formazione informatica sono ancora più importanti in questo contesto; soprattutto le per­sone più anziane devono essere dotate delle competenze adeguate per poter avere successo nel mondo del lavoro di­gitalizzato. Il supporto IT disponibile 24 ore su 24 per i dipendenti che lavorano da remoto è di grande importanza.

ASPETTI ECOLOGICI DEL NUOVO MONDO DEL LAVORO

L’attrezzatura tecnica per due postazioni di lavoro per ogni dipendente presenta notevoli svantaggi in termini di risorse. D’altro canto, l’eliminazione degli spostamenti da e per il lavoro ha aspetti ecologici positivi. Soprattutto il traffico stradale individuale dovrebbe diminuire grazie alla tendenza all’home working. Il miglioramento del panorama infor­matico, la già citata duplicazione delle postazioni di lavoro, ma anche ogni ul­teriore memorizzazione di dati e ogni aumento della capacità dei server non solo implicano un‘impronta ecologica sempre più grande delle attrezzature tecniche stesse, ma anche un consumo sempre maggiore di energia. Qui si può distinguere tra il consumo di energia elettrica dei centri dati (cloud), delle abitazioni e dell’economia attraverso i terminali e quello di internet. Nell’ulti­mo periodo è aumentato rapidamente soprattutto il consumo di energia dei centri dati. Secondo le stime dell’organizzazione non profit francese “The Shift Project”, il consumo di elettricità legato all’informatica, cioè l’intero settore delle tecnologie dell’informazione e della comunicazione (TIC), rappresenta circa il 3,7% di tutte le emissioni di gas serra al mondo, ma i tassi di crescita sono pari al 9% circa all‘anno rispetto a una crescita complessiva del consumo globale di elettricità del 3% prevista a medio e lungo termine.

CONCLUSIONI &VALUTAZIONE DELLA SOSTENIBILITÀ

E (Ambiente): La progressiva digitalizzazione ha il potenziale per aumentare l‘efficienza dei processi ma, d’altro canto, a causa della crescita la domanda di energia delle tecnologie dell‘informazione e della comunicazione sta salendo rapidamente ed è nettamente superiore alla crescita economica generale.

S (Sociale): I vantaggi della progressiva digitalizzazione sono, da un lato, legati a un‘adeguata attrezzatura informatica e, dall‘altro, al corrispondente know-how. Questa combinazione di fattori che favoriscono le fasce di reddito più alte può far aumentare le disuguaglianze sociali.

G (Governance): La digitalizzazione e la sicurezza dei dati sono due temi strettamente legati tra di loro. Le regole e iniziative sulla sicurezza dei dati possono provenire sia dalle aziende che dallo Stato.

Conclusione: Per Raiffeisen Capital Management la digitalizzazione è un tema importante per il futuro. In termini strutturali, il settore IT è sovraponderato negli investimenti sostenibili.

Wolfgang Pinner è Responsabile Team Investimenti Socialmente Responsabili di Raiffeisen Capital Management

Diritto d’autore: Photo by Kari Shea on Unsplash

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