Nel corso dell’attuale fase di mercato i beni rifugio sono diminuiti. Normalmente, quando la volatilità aumenta, le obbligazioni di alta qualità, come i bund tedeschi o i treasury USA, funzionano da beni rifugio. Questa volta questi segmenti hanno subito essi stessi un aumento della volatilità e sono stati notevolmente sotto pressione.
Tra gli altri soliti sospetti ci sono lo yen giapponese e il franco svizzero. Il primo ha perso valore e il secondo è solo stabile: non è quello che si desidera in termini di vera diversificazione. Infine, diamo uno sguardo all’oro. Il metallo prezioso si trova più o meno ai livelli di inizio anno. Se si vuole trovare qualcosa di positivo, si può dire che il metallo giallo è stabile mentre altri asset soffrono pesantemente.
Ma nel quadro, ad esempio, di un fondo multi asset l’oro non ha ancora dato un contributo significativo da inizio anno. E in sostanza questo è ciò che si spera in un contesto di mercato come questo. Non c’è posto per nascondersi, possiamo concludere. C’è solo un’eccezione: la liquidità investita su un conto in dollari è stata tangibilmente positiva nella prima parte dell’anno. Possiamo affermare che il biglietto verde è l’ultimo baluardo a resistere in termini di diversificazione, almeno finora.
Kurt Schappelwein è Head of Multi Asset Strategies, Raiffeisen Capital Management
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