Continua il bonus per la detrazione dall’imponibile Irpef del 50% della spesa per l’acquisto di mobili e grandi elettrodomestici destinati ad arredare un immobile oggetto di interventi di recupero del patrimonio edilizio, sia appartamenti privati che parti comuni di condomini iniziati a partire dal 1° gennaio dell’anno precedente a quello dell’acquisto dei beni. Il tetto massimo per il 2023 sale a  8.000 euro, ma la detrazione può essere richiesta per più edifici/appartamenti di cui si stia svolgendo intervento di recupero.

La spesa deve essere effettuata entro la data del 31/1272024. Non rientrano tra le spese deducibili quelle ordinarie relative ad ammodernamento di appartamento privato, come tinteggiatura o sostituzione di infissi e pavimenti.

Gli acquisti detraibili si riferiscono a mobili nuovi e a grandi elettrodomestici di classe energetica (quando applicabile) non inferiore a:

  • classe A per i forni
  • classe E per le lavatrici, le lavasciugatrici e le lavastoviglie,
  • classe F per i frigoriferi e i congelatori

Vi rientrano quindi letti, armadi, cassettiere, librerie, scrivanie, tavoli, sedie, comodini, divani, poltrone, credenze, materassi e gli apparecchi di illuminazione che costituiscono un necessario completamento dell’arredo dell’immobile oggetto di ristrutturazione. Ma anche radiatori, stufe elettriche, stufe e ventilatori elettrici, condizionatori d’aria.

Restano esclusi porte, pavimenti, tende, mentre sono incluse le spese di trasporto e montaggio dei beni detraibili di cui sopra, purché, come per i beni stessi, siano state pagate con carte di credito o bonifico. Non valgono gli assegni bancari e i contanti, per contro valgono gli acquisti a rate e quelli fatti all’estero. Per provare l’acquisto occorre fattura o scontrino e prova del pagamento. Gli acquisti di alcuni elettrodomestici, per i quali si può usufruire del bonus (forni, frigoriferi, lavastoviglie, piani cottura elettrici, lavasciuga, lavatrici) vanno comunicati all’Enea, sul relativo sito alla pagina dedicata al “Bonus casa”.

Essendo le condizioni per godere del bonus molto precise, sarà bene specificare quando si ha diritto a richiedere la detrazione fiscale del 50% e cioè quali sono gli interventi di bonifica edilizia ammessi:

  • manutenzione straordinaria, restauro e risanamento conservativo, ristrutturazione edilizia su singoli appartamenti;
  • ricostruzione o ripristino di un immobile danneggiato da eventi calamitosi, se è stato dichiarato lo stato di emergenza;
  • restauro, risanamento conservativo e ristrutturazione edilizia, di interi fabbricati, eseguiti da imprese o cooperative edilizie che entro 18 mesi dal termine dei lavori vendono o assegnano i fabbricati di cui alla richiesta di bonus;
  • manutenzione ordinaria, straordinaria, restauro e risanamento conservativo, ristrutturazione edilizia su parti comuni di condomini.

Trovate ulteriori dettagli sul sito di Fisco e Tasse.

Testo a cura di Emanuela Notari

Diritto d’autore: Foto di Nathan Fertig su Unsplash

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