Chi ha capito con chiarezza come siamo arrivati al delirio sul tema che dilaga oggi in Italia alzi la mano. Abbiamo chiesto aiuto all’Avvocato Francesca Florio per ricostruire lo scambio di palle a rete tra procure e tribunali degli ultimi mesi.

Cosa crea confusione legale?

Di fondo c’è confusione tra procreazione assistita medicale e maternità surrogata. La prima è infatti consentita in Italia per le donne che non riescono ad avere un figlio autonomamente. Nel tempo si era arrivati ad ammetterla anche per le coppie omosessuali di donne. La questione è più facile da dirimere nelle coppie di donne perché una delle due non solo è anche la madre biologica, ma sostiene in prima persona la gravidanza. Più difficile tra uomini, dove il padre biologico non può evidentemente sostenere la gravidanza ma deve affidarla a una donna che se ne occupi per suo conto. Ma, primo problema, a legge italiana non consente la maternità surrogata. Quindi gli uomini interessati vanno all’estero, in paesi che non la vietano, e al momento in cui il bambino arriva in Italia registrano il suo certificato di nascita emesso all’estero come figlio propri. A dicembre 2022 la Cassazione aveva già tentato di dirimere la questione suggerendo di estendere a questi casi la fattispecie dell’adozione particolare, quella formula prevista dalla legge italiana per consentire a un parente o a una persona che riveste un ruolo affettivo importante per il minore di adottarlo se rimane orfano o solo. Ma onestamente questo tipo di adozione particolare non prevede il caso di un genitore intenzionale.

Nel mentre la Procura di Milano chiede di avviare un procedimento di rettifica degli atti di nascita di bambini nati all’estero da maternità surrogata e il Tribunale di Milano giudica inammissibile la richiesta. Cosa può accadere?

Sì, di fatto la possibilità di registrare in Italia atti di nascita di bambini nati all’estero e riconosciuti come figli esisteva già da tempo, ma si riferiva a coppie eterosessuali. In un’interpretazione estensiva di questa norma, si sono trascritti anche gli atti di nascita di bambini nati all’estero da coppie omosessuali. Quando poi la Procura ha tentato di riparare a questa estensione arbitraria, è stata fermata dal Tribunale di Milano e con una ragione in più: in Italia non è lecito modificare un atto di nascita, salvo il caso in cui la dichiarazione del genitore risulti palesemente falsa. Personalmente trovo che il Tribunale di Milano abbia compiuto un gesto di coraggio che probabilmente farà giurisprudenza come spesso succede con le sentenze ambrosiane.

Intanto è già stato annunciato reclamo da parte della Procura di Milano ed è di nuovo palla al centro.

Che ci sia un vuoto legislativo è più che evidente, ma soprattutto resta l’urgenza di tutelare i diritti dei minori, a partire dai diritti ereditari che – nella linea tra genitore non biologico e figlio del compagno o della compagna, genitore biologico, sarebbero inesistenti. E nessuno si nasconda dietro il tentativo di presentare i bambini figli di coppie omogenitoriali come bambini sofferenti perché gli viene negata la possibilità di avere due genitori di sessi diversi: nessuno specialista, psicologo, pediatra o assistente sociale ha mai sottoscritto che un figlio di genitori omosessuali soffra per questo.

Testo a cura di Emanuela Notari

Diritto d’autore: Foto di DICSON su Unsplash

About the Author

Related Posts

È credenza comune che chi passa la soglia della vecchiaia, cioè viaggia verso i 70 e guarda...

Tutti possiamo vedere se una pianta sta bene o sta male dalla sua apparenza: una pianta disidratata...

Ci sono alcuni adagi che entrano nella testa e rimangono tra le sintesi felici di come va la vita....