I dati dello spreco alimentare in Europa sono impressionanti: si buttano 143 miliardi di euro all’anno, mentre per quanto riguarda i costi ambientali, i rifiuti alimentari sono responsabili di almeno il 6% delle emissioni totali di gas serra Ue.
Lo spreco di cibo e l’alimentazione in generale hanno un costo economico e ambientale annuale elevato. Su un consumo alimentare globale stimato di 9 mila miliardi di dollari, secondo i dati del World Economic Forum (WEF), i costi economici, ambientali e sanitari collegati ammontano a 19,8 mila miliardi di dollari di cui oltre 11 mila miliardi di dollari si devono ai costi per la salute umana legati a diete sbagliate.
Come si può cambiare ed essere sostenibili?
Alcune semplici regole suggerite dal Wwf:
- Acquistare prodotti freschi e di prossimità.
- Mangiare prodotti di stagione in particolare se si tratta di frutta e la verdura.
- Ridurre il consumo di carne che può essere sostituita con legumi.
- Preferire il pesce di acquacoltura e anche in questo caso guardare alla stagionalità.
- Ridurre gli sprechi del cibo comprando solo quello che davvero si mangia.
- Scegliere prodotti biologici che abbiamo un impatto ambientale contenuto.
- Anche il packaging del cibo conta. Meglio privilegiare prodotti senza troppi imballaggi.
- Per stare bene è meglio evitare cibi eccessivamente elaborati come piatti pronti e snack.
- Bere l’acqua del rubinetto.
- Esercitati nell’arte del riciclo del cibo. I cosiddetti avanzi possono diventare nuovi piatti da consumare in famiglia.
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